Voto all’estero.
Ho votato.
E’ una sensazione strana, da emigrante.
Seguo quello che succede in Italia con qualunque mezzo, soprattutto con Internet, con la “I” maiuscola.
Ho votato e con le due schede elettorali ho anche inviato la mia più grande speranza verso il seggio del Consolato.
La speranza è quella di demolire il consueto modo di credere e di vivere il nostro tempo.
La mia speranza viaggia in una busta bianca anonima, che con tutto il cuore spero venga veramente aperta e “spogliata” nel rispetto delle regole costituzionali, ma non è anonima, ha il mio nome che è lo stesso di tutti gli altri, cittadini del mondo, che vogliono vivere in un mondo pulito, onesto dove la parola data ha un valore indescrivibile.
Il mio voto si unirà a miioni di altri voti, ma quest’anno, questa volta, c’è una speranza diversa. Ho un figlio che ha compiuto 17 anni, forse lui non vedrà i benefici di quanto sta accadendo grazie al M5S. Ma sono sicuro che sentirà la necessità di partecipare anche lui per permettere che questa idea, questo Movimento, continui ad avanzarem in modo che i suoi figli inizino a vivere in un mondo migliore.
Non fermatevi, difendete le vostre idee, discutete, cercate soluzioni logiche, figlie del buon senso, abbattete i muri dell’omertà e non delegate più in bianco. Pretendete che tutti rispettino le regole, sempre, dovunque.
Gianluca Testa