Vernissage
Pura emozione.
Centrato il segno con precisione millimetrica. La mostra ospitata dal Museo Barocco di Timisoara, è riuscita senza nessuno sforzo apparente, a regalare emozioni e sensazioni a tutti coloro i quali hanno visitato le sale, splendidamente, organizzare dallo stesso Artista Ştefan Călărăşanu. Segni impressi nel legno sorretto, a volte, da inserti di lucido ottone, che con rigorosa sapienza, figlia della stessa alla ricerca de miglior paio di scarpe, riesce ad evidenziare la linea del pensiero, di quel momento, del geniale e ricchissimo Ştefan.
Non posso non riportare queste righe di sentita riconoscenza dopo aver goduto delle sensazioni sopra descritte, anche se di fotografia si tratta, dove in ogni opera si possono ascoltare la voce, le parole ed i pensieri dell’artista.
Non si può non riconoscere a Ştefan quel tripudio con il quale solo i grandi sanno vivere senza falsa modestia. Un uomo semplice, capace di rendere palese l’amore e l’istinto che dona alle sue creazioni. Capace di emozionarsi, a sua volta, per la bellezza di un particolare, sia esso regalato da una pianta o da una calzatura, meglio se francese.
Bighellonare tra le sale del Museo di Piazza Uniri in Timisoara, ed incrociare la simmetria delle campane di Ştefan che tra simboli apparentemente metafisici, in realtà solamente decorativi, improvvisamente sobbalzano nel tuo orizzonte ricordando il suono che mai legno profuse, ma che, dal legno lavorato da Ştefan, sembra comunque scaturire. Così come le calze rosa del personaggio che Caragiale probabilmente avrebbe voluto in una delle sue opere, attingere con inconsapevole ironica presenza e tracotanza presenza espressa non solo dai colori ma anche dal ventre gonfio di birra, lascia in un secondo piano il soddisfatto creatore che, consapevole dell’inaspettato, nuovo, capolavoro, sembra asserire “è opera mia!”.
Bravo Ştefan, bravo, anche se questo è poco dire, rispetto alle emozioni regalate dalle pieghe dello stivale tanto ambito, ma, ahimè irraggiungibile.
Bravo Ştefan, al rpossimo bicchiere di vino tradurremo anche queste parole.
Gianluca Testa
P.S. La mostra chiude il 30 novembre 2010.