Non è facile, ma neanche impossibile.
Moltissime volte mi sono trovato a dover scegliere tra due o più questioni, che, apparentemente, erano tentanti.
L’unica cosa che sono riuscito a mantenere, è il principio per cui stavo agendo. L’unica vera, continua e profonda liea da seguire, è stato il rispetto del mio mandato, che non è mai stato politico, delle regole da esso e con esso accettate, nella completa e totale trasparenza.
Ho creduto e credo nei miei scopi, se non ci credessi, non potrei, assolutamente, caricarmi di responsabilità immani. Non è impossibile, e solamente difficile.
Voi, nuovi Cittadini del nostro Parlamento e del nostro Senato, non state vivendo una gitarella fuori porta, sono sicurissimo che lo sapete, ma se lo avete capito, avete anche accettato di condividere le motivazioni che sono alla base di tutto il MoVimento 5 Stelle.
Non si fanno compromessi con la vecchia politica, non si fanno compromessi con chi ci ha completamente rovinato. Semplice.
Avrebbero votato Schifani, bene. l’ennesima dimostrazione che il sistema è marcio, avreste conquistato ancora più credito. “Che bravi, nessun inciucio, nessuna manovra nascosta”
Benchè abbia compreso molto bene le ragioni di chi ha deciso di votare e non di astenersi, sono disorientato difronte alla vostra puntuale e perentoria accettazione del Codice di Comportamento. La Ragione del vostro essere a Roma, è più importante di una non semplice spiegazione da dare ai vostri elettori, sopratutto agli italiani in Sicilia.
Non entro nel merito del dott. Grasso, che, sono convinto, abbia accettato un grosso compromesso proprio con Berlusconi, quando ha “approfittato” di una legge che estrometteva il dottor Caselli dalla possibilità di accedere alla Procura Generale Antimafia quale Responsabile. Ma credo che, per come siano e sono strutturati i nostri partiti politici, nulla avviene per caso e queste scelte hanno, in fondo in fondo, delle ragioni per cui, chi non ha mantenuto fede al proprio mandato, si pentirà per quanto ha votato.
Rimane l’aspetto chiaro e sempolice del che fare. Chiedere a forza le dimissioni o lasciare che ci sia un’altra occcasione?
Personalmente credo che la lezione sia servita. Ma la posta in gioco è troppo alta per accettare il rischio che si ripeta. Bisogna intervenire duramente.
Gianluca Testa