Presidente Napolitano
Presidente Napolitano,
mi è difficile capire come una figura come la vostra, istituzionalmente parlando, non abbia compreso, non voglia comprendere, che l’Italia è arrivata ad un capolinea definitivo.
La politica che ella, al pari di altri politici, ha contribuito a rendere astiosa ed incomprensibile alla quasi totalità degli italiani, meno ovviamente coloro i quali hanno sguazzato nel pastone, volutamente, creato negli ultimi trent’anni, è finita. Così come sono finiti i partiti politici così come si conoscono e si sono conosciuti fino ad oggi.
MI è difficile accettare che il Presidente della Repubblica italiana, non abbia avuto il coraggio di scegliere il cambiamento, dato che rifiuto di credere che ella non abbia compreso il fortissimo messaggio che milioni di italiani le hanno indirizzato per il tramite del voto appena espresso.
Ma, nonostante tutte queste incapacità di comprendere e di accettare il suo operato, ivi compreso il suo, ultimo criptico e, me lo consenta, inutile, discorso rivolto agli italiani nel designare il politico Bersani, all’incarico di formare il nuovo Governo della nostra Repubblica, sono molto soddisfatto che, la sua scelta, altro non farà che rafforzare l’idea di Democrazia che, oramai, è entrata nel pensiero politico della maggior parte degli italiani. Peccato, ha perso l’ultima occasione di cercare di riguadagnarsi un po’ di rispetto, cosa che ha iniziato a riguadagnare dopo il suo rimprovero al politico tedesco, anche se, devo essere sincero, ci vorrebbe ben altro per renderle il credito che ha avuto all’inizio del suo settennale, per fortuna al termine, dato l’oscurantismo con il quale ha avvolto tristissime e gravissime realtà italiane del secolo scorso.
Noi, cittadini liberi da logiche partitiche, capaci di ragionare al di là delle righe e degli schemi che, tutti voi politici di vetusta fattura, avete cercato di inculcare nelle nostre menti, sappiamo cosa dev’essere fatto e, le assicuro, lo faremo ricostruendo il nostro presente, mattone dopo mattone, per garantire ai nostri futuri nipoti, alle nostre future genie, un’Italia, dove sentirsi orgogliosi di vivere e di lavorare.
Non ci fermeremo mai, neanche quando avremo raggiunto i nostri scopi, perchè non commetteremo mai più l’errore di riporre la nostra fiducia in chicchessia in maniera incondizionata. Vigileremo sempre, saremo sempre presenti per evitare che politici, come quelli che hanno portato il nostro Paese alla rovina, possano anche per una sola ora, rimettere piede nel Parlamento e nel Senato oltre che, è implicito, al Quirinale.
Gianluca Testa