E’ finita.
E’ finita oppure si apre un nuovo, l’ennesimo capitolo farsa? Certo che l’irresponsabilità politica di un uomo e dei suoi prezzolati ha creato un disastro nel disastro che sa molto difficile sanare. Napolitano ha nominato Mario Monti, ma in economia ed in politica non servono maghi, ma persone con i piedi per terra, capaci di interpretare le esigenze del popolo cercando di mediare queste necessità ai vari livelli. Rilanciare l’economia, a questo punto, è un obbligo imprescindibile da qualsiasi altro obiettivo. Le idee ci sono, gli esempi anche, forse la volontà è stata minata in questi anni di ruberie e di cattiva politica, sempre interessata a proteggere gli interessi della casta e dei suoi adepti e prezzolati “amici”, ma la speranza che lo spirito che ci ha sempre contraddistinto riemerga con con potente colpo di reni, ovviamente non ci abbandona.
Personalmente non mi interessa cosa ne sarà di questo povero malato, pagare quello che ha combinato è impossibile ed, in fondo, lo smacco di questi terribili giorni, per un egocentrico megalomane e presuntuoso, è già un bel prezzo senza sconto. Ormai ha cambiato leggi e distorto il senso di moltissime interpretazione, ma cosa ben più grave ha radicalmente introdotto il concetto di impunibilità per chi ha. Ha sottolineato con un enorme evidenziatore che la legge NON è uguale per tutti e che uni, possono quello che altri nemmeno si immaginerebbero di iniziare. Per questo è imperativo scrivere nelle nostre agende e, soprattutto in quelle dei nuovi governi a venire, una esemplare e radicale linea di moralizzazione della vita politica e la reale introduzione di un’etica che oggi non pare esistere se non sulla nostra Carta Costituzionale. Ristabilire l’ordine delle cose in un mondo che, nonostante tutto e tutti, deve andare avanti e che avanza, seguendo principi ed idee che ci liberino dalla morsa del clima, dal terrore del futuro e dall’incertezza di tutto. Utilizzare nella nuova auspicata politica, le forme ed i mezzi che la società d’oggi mette a disposizione, senza lesinare in idee e strumenti che rendono l’uomo comune il più vicino possibile alla formazione delle stesse ed alla loro scelta quale deputata ad essere sviluppata ed attuata nella vita di tutti i giorni. Una necessità assoluta di cambiamento non verbale sta, in questi periodi, avvolgendo centinaia di migliaia, di milioni di italiani. Il popolo di internet, non importa tramite quale strumento, esprime poche ma precise idee che urlano la necessità e la volontà di avere una partecipazione partecipata. Non volgiamo più essere e, non possiamo più essere, dei semplici “cross maker” nel giorno delle elezioni. Vogliamo partecipare ogni giorno. Vogliamo giudicare, decidere, premiare o punire chi mente e chi fa del nostro Stato e, spero in un futuro non troppo lontano, del nostro mondo lo scempio che se ne sta facendo oggi.
Non perdiamo il momento e non lasciamo che ce lo portino via…come al solito.
Gianluca Testa