Spazio Italia - Radio Timisoara

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28/04/2010

Ancora Unimpresa.

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Cancello l’articolo da me pubblicato ritenendolo, a posteriori ammetto, una disdicevole mancanza di stile per la quale, in sede e luogo appropriato ho chiesto scusa.
A riprova di tale gesto riporto parzialmente un estratto della mia dichiarazione a beneficio di coloro i quali non hanno potuto assistere all’evento di cui sopra.
…omississ…
“Prima di continuare desidero porgere le mie scuse per essermi permesso una caduta di stile nella stesura di un articolo apparso sul sito Spazio Italia. Chiedo venia a chiunque si sia sentito offeso e denigrato dalle mie parole. Sono disponibile, ovviamente, a qualunque tipo di confronto, su qualunque tema e con chiunque lo ritenesse opportuno, nella speranza che questo possa arginare il desiderio di denigrare, sia l’operato che la persona di chicchessia approfittando del fatto che questa non sappia mai chi sia la fonte delle accuse o delle offese.”
…omississ…
Gianluca Testa

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06/04/2010

Alla luce del sole.

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Ubi homo, ubi ius.

Ubi homo, ibi ius.

C’e’ sempre un dopo, od almeno non possiamo immaginare che non ci sia, anche dopo di noi. Dopo le elezioni Regionali in Italia, dopo le immani polemiche e le alzate di scudi contro i “bavagli” politici ci si trova, ancora una volta, di fronte ad una domanda che, almeno per quanto mi riguarda, inizia ad essere ossessiva. Se e’ vero che, com’e’ vero che dalla seconda guerra mondiale in poi i nostri politici hanno tentato, utilizzando varie forme, lecite ed illecite, di proteggere il proprio credo e la propria fede, se e’ vero che milioni di uomini, molti forzatamente, altri volontariamente e spinti dalla convinzione della correttezza delle proprie idee, hanno combattuto e, spesso sono morti per permettere a chi e’ rimasto, di redigere la nostra Legge Fondamentale, se e’ vero che a distanza di oltre sessant’anni molte cose sono cambiate, come e soprattutto, il modo di pensare e di ragionare sulle cose, allora se tutto questo e’ vero, perche’ non siamo ancora riusciti a capire che l’interesse di pochi e’ sempre il motore delle scelte che tutti devono seguire?

In una vivace ed accesa discussione a casa di cari amici, vivace ed accesa perche’ tra uomini del sud non si puo’ ragionare senza alzare la voce ed intercalare epiteti, spesso piuttosto accesi e sempre graditi, soprattutto se di nuova concezione – ovviamente parliamo di persone intelligenti e colte – tra e con l’aiuto di un ottimo Chardonnay, non di Borgogna bensi’ di Menfi, si e’ arrivati al confronto tra ‘Berlusconi’ si, ‘Berlusconi’, no. Non riportero’ i dettagli, potete immaginarli, ma devo prendere spunto per postare una considerazione. Qualunque sia il pensiero di chiunque sia, quel pensiero deve poter essere espresso, cosi’ come devono poter essere espresse liberamente anche le repliche che generano. I fatti devono essere chiari e palesemente riportati, le opinioni potranno essere sostenute sia con stile meridionale che nordico, ed ognuno di noi sara’, poi, libero di formarsi un’opinione. Nessuno puo’ permettersi di nascondere, modificare, stravolgere un fatto, mai.

Fintanto che ci sara’ una fonte che riveli i fatti, cosi’ come sono, anche se dopo di questo farcisca il tutto con commenti che possono anche non piacere, allora avremo la consapevolezza di vivere in una Democrazia. In caso contrario sara’ il caso di decidere che cosa fare. Cacciare violentemente la testa sotto la rena, o reagire anche correndo il rischio di perdere qualcosa di veramente caro pur di riconquistare il diritto di sapere e di commentare alla luce del sole, sempre.

Gianluca Testa

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02/12/2009

Pochi ma arrabbiati.

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300px-romanian_revolution_1989_wewillwinTimisoara ripropone il suo diritto a difendere i suoi caduti per l’eliminazione del comunismo dalla propria vita, indignandosi per le bandiere rosse esposte in Piazza Operei, simbolo della rivoluzione e della caduta del regime comunista nel dicembre 1989.

Proporrei un minuto di silenzio alla memoria di coloro che hanno creduto e regalato la propria vita in nome di una democrazia che, purtroppo, ha sempre di più i connostati di un’anarchia che si sta trasformando in una nuova forma di oligarchia mascherata. Non voglio nemmeno sfiorare temi che possono o potrebbero essere usati quale dimostrazione di una demagogia spicciola o, peggio ancora, tacciati di schieramento a favore od in opposizione a qualcuno. Le mie idee politiche non rientrano nella filosofia e nello scopo di questo blog.

La nota è per quelle centinaia di persone (poche) che si sono pacificamente indignate nelle piazze delle principali città rumene nel momento in cui hanno visto la Piazza simbolo della Rivoluzione, inondata di bandiere rosse poste a suggello dell’alleanza destra-sinistra contro l’attuale Presidente.

Una cosa desidero fortemente evidenziare e sostenere. Nemmeno nelle più orrende visioni e previsioni avrei mai pensato di assistere ad una campagna destinata all’elezione del Presidente di una Nazione di oltre venti due milioni di anime, di coì basso livello. Nessuna regola è la Regola. Nessuna etica è l’Etica. Nessuna morale è la Morale. Nessun rispetto è il Rispetto.

Chiunque o qualunque cosa “vinca” tutti hanno perso l’occasione di tacere e di vergognarsi.

Gianluca Testa