Rivoluzioni spa
Triste è il costo in sangue che è stato pagato da persone che, quasi anacronisticamente, secondo le nostre “democratiche” percezioni, hanno lottato per il loro ideale.
Terribile è il silenzio che è succeduto al bacio dell’anello ed agli atti di giuniflessione dettati da vili e meschini, quanto lucrativi, disegni economici.
Adesso ci si aspetterebbe un momento di stasi che dovrebbe preecedere un ulteriore momento di assestamento del potere che, sopito e soggiogato da decenni di forza, desidera venire allo scoperto. Qualunque esso sia, questo potere ,dovrà confrontarsi con il degrado morale ed economico in cui versano la maggior parte di queste Nazioni. Forse e senza tanti forse, ci sono già molti consigli di amministrazione di molte multinazionali che stanno già pregustando il sapore di altri anni di attività a basso costo nelle nascenti, si spera, democrazie. Di sicuro, per quegli uomini e quelle donne che sono scesi in piazza sfidando, in molti casi, cecchini e mercenari, visto che la maggior parte delle volte l’esercito non ha risposto agli ordini di massacro impartiti da nefandi morituri terrorizzati dall’inesorabile destino, adesso stanno festeggiando. In Egitto, nemmeno dopo una settimana dalla detronizzazione, è il caso di dirlo, del presidente, era già festa. Festeggiamenti che dovrebbero, comunque non perdere di vista il senso di quello che è stato raggiunto come obiettivo, fermando sul nascere quelle strumentalizzazioni, locali, esterne, oppure semplicemente ed atrocemente combinate, che tenteranno sicuramente di giovare del vantaggio della confuzsione che, in questo momento e per alcuni giorni o settimane, imperverserà nelle aree liberate.
Questo è solo l’augurio che il consenso popolare abbia la possibilità di generare consensi per coloro i quali onoreranno la memoria dei martiri con delle Costituzioni che rispettino la dignità di tutti, che rispettino l’uomo in quanto individuo e non perchè appartenente a qualcosa.
Gianluca Testa