Spazio Italia - Radio Timisoara

Posts Tagged ‘corruzione’

Spazio Italia - Radio Timisoara

05/06/2014

Mose…continua…

Tags: , , , , , ,

Ma è possibile che il mio popolo sia così credulone e cieco? Ogni fronda nascone, si fa per dire, furti, latrocini e truffe di ogni genere. Ma la regina di tutte rimane lo stupro dello Stato. Mose, ultima frontiera, almeno fino alla prossima, dove decine di personaggi politici, che coprono centinaia se non migliaia di non ignari beneficiari, riconferma (come se ce ne fosse bisogno) lo stato di sfacelo e di impunità in cui siamo precipitati dopo oltre tren’anni di mal governo e di insana politica.
Com’è possibile votare ancora, dare fiducia e delega in bianco a tali partiti a tali coacerbi di ignobili profittatori dopo tutto quello che è venuto alla ribalta negli ultimi tempi?
Il potere mediatico non ha lesinato inchiosto sulle parole di accusa contro i “toni” di Grillo ed i riccioli di Casaleggio ed il popolo bue ripete a gogo lo stesso ritornello. Ma chi sono i veri buffoni? Come si può non accendere, anche se per un solo minuto, quel cervello in dotazione, usato fino ad adesso per essere riempito delle castronerie di televisioni e media corrotti ed opportunisti.
Certo il terrore di perdere “diritti” acquisiti è forte. Il ricatto che l’onestà porterà alla fame è bieco e squallido. Noi continuieremo a darci da fare, lottare se servirà, perchè un altro ed un altro ancora, di questi banditi politici ed affiliati, finisca definitivamente in galera ed ai lavori forzati.
Svegliatevi italiani!?!!
Gianluca Testa

Pensieri politici,Spazio Italia - Radio Timisoara

23/02/2012

Genio.

Tags: , , , , ,

Traian Basescu

Sono sincero, non avrei immaginato la mossa del Presidente Basescu nemmeno se avessi cercato di sfrozarmi. Stavo semlicemente considerando la pochezza delle azioni dell’opposizione – si fa per dire – e giudicavo patetico lo sforzo di pochissimi adepti alla pseudo coalizione di opposizione, guardando, con una certa nota di fastidio, al trambusto, pressocchè inutile, creato a puri scopi populistici. Mai mi sarei aspettato una contro mossa, a dir poco geniale, del Presidente della Romania. Sacrifica il Governo Boc, per insediare un altro Governo, sempre di suo gradimento ed impossibile da criticare, fruttando, come una volpe madre sa fare, l’occasione prestatagli da un cumulo di inetti oppositori.
Un grande, non c’è che dire.
Oltre al fatto che è riuscito, unico più che raro esempio in Europa, a contenere realmente la spesa pubblica, dopo essere riuscito, appoggiando il Governatore della Banca Centrale Rumena, ad evitare perdite dolorose al sistema bancario, ha anche potuto arginare un problema sociale che, se avesse optato per il licenziamento delle masse statali inutili, avrebbe sicuramente creato.
Non ci sono tante cose da dire a parte il fatto che, così operando, è riuscito a portare la Romania, fatto più unico che raro, a prevedere per il 2012 un prodotto interno lordo positivo rispetto all’anno precedente. Questo, oltre al fatto che si stanno attuando, anche se con molta fatica, lotte contro la corruzione, rende ancora più credibile il suo Paese, al punto di riuscire a muovere nuovi investimenti, anche se non colossali, dentro le mura di casa. Il problema dell’apparato statale corrotto ed inetto, che spesso è peggio dell’essere semplicemente corrotto, probabilmente vanifiherà una parte importante degli sforzi dell’attuale esecutivo, ma permetterà, sicuramente, di creare uno strato di consenso, necessario per poter attuare ulteriori riforme strutturali. Forse è una delle pochissime volte che, nonostante una quasi non sradicabile sensazione di nausea, dettata dalle movenze delle autorità locali, sento che ci potrebbe essere una via d’uscita onorevole anche per la Romania. Questa sensazione, se aggiunta alla consapevolezza che la maggior parte della popolazone rumena, anche se colpevolissima di qualunquismo congenito, è composta da brave persone, capaci e, soprattutto profondamente educate, mi porta a rivedere, anche se solo parzialmente, i miei nefasti intenti di fuga. Rimane la considerazione, amara per di più, che l’apatia politica del popolo tutto, sta rendendo la rinascita del Paese non solo lenta, ma anche a rischio di fallimento. Sarebbe molto semlice riappropriarsi dei propri diritti, considerazione che non può non crescere un senso di rabbia, malamente soffocato. Se solo qualcuno scuotesse la propria persona dal limbo limaccioso del “non mi interessa”, allora le cose potrebbero funzionare molto, ma molto meglio.
Gianluca Testa

Pensieri e basta,Pensieri politici

12/02/2012

Mafie e dintorni

Tags: , , , , ,

Siamo abituati a catalogare e deprecare tutte le organizzazioni mafiose che, in tutto il mondo, hanno invaso le nostre vite, crescendo ed alimentandosi nei ceti medio bassi, approfittando dell’umus fertilissimo che l’ignoranza, miscelata alla povertà, alimenta senza sosta. Molti dei nostri ospiti rumeni conoscono ed hanno apprezzato la serie televisiva “la Piovra” ed hanno spesso chiesto lumi a noi italiani, detentori del triste primato e “privilegio” di aver coniato ed alimentato il mafioso pensiero nel mondo.
Siamo abituati a pensare che, queste mafie, hanno un nemici acerrimi, che si chiamano, società civile, Giustizia, Polizia, Carabinieri e si chiamano con il nome di ogni uomo e donna che non vuole sottostare alla logica della violenza, del soppruso e della prevaricazione.
Contro queste logiche, la nostra gente civile, lotta ed è disposta a lottare, spendendosi in estanuanti maratone e manifestazioni capaci di mobilitare il resto della società dormiente.
Grazie a questi uomini e donne, moltissimi mafiosi, sono stati assicurati alla giustizia. Anche i cosiddetti mafiosi dai colletti bianchi, infiltrati che hanno superato esami e conseguito lauree nelle più prestigiiose università del mondo, al fine di poter meglio governare e gestire gli immensi patrimoni detenuti dalle “famiglie”, hanno subito moltissimi colpi dalla magistratura, sempre grazie, anche, al supporto del consenso della società civile.
Ma cosa fare quando tutto il sistema, quello politico, sociale ed amministrativo è “mafioso”?
Cosa si può fare quando tutta la gente della cosiddetta società civile è completamente rassegnata e non ha nessuna intenzione di lottare. Ed ancora peggio, quando altro non sa fare che piangersi addosso della situazione e dare la colpa a qualcun altro, impastandosi di un qualunquismo senza precedenti?
Questa è la situazione della città che mi ospita, dove con i dovuti distinguo, la gente che vi abita è vessata da loschi individui che per strane ed indicibili interconnessioni, proteggendosi gli uni con gli altri, prevaricando leggi, regolamenti, la Costituzione ed il comune buon senso. Tutto qui è intriso dal fallico pensiero dell’ho grosso per cui posso. Dove il fallo non è il fallo in se stesso, cosa che spesso è talmente deficitario da renderlo ridicolo anche agli occhi di una vergine educanda, bensì il senso malato di potere dettato dal senso di appartenenza al clan mafioso della città.
Ripeto che probabilmente si tratta di una minoranza e che l’altra parte della città è senz’altro non intrisa di tali inetti dettami, ma confermo che questo non esime la massa “per bene” a ritenersi immune dalle accuse di colpevolezza che appartengono, senza obra di dubbio, a tutti gli uomini e donne, abili, che si compiacciono di un terribile “asa e la noi”. Questa società “civile” è la responsabile del fatto che pochi siano riusciti a costruire una rete mafiosa che, a dispetto delle Mafie nostrane, non può essere combattuta con le regole della normale giustizia, dato che il sistema, generalmente parlando, è intriso di mafiosi e di atti mafiosi. L’unica soluzione è la mobilitazione della società Civile. L’unica soluzione è la ribellione pacifica di centinaia di migliaia di persone che imbracciano i loro diritti costituzionali, iniziando ad usarli con forza e detrminazione.
Non servono i partiti attuali, tutti sono , bene o male, frutto ed emanazione delle stesse logiche mafiose. Il sistema stesso è stato costruito per permettere il proliferarsi di lobby e centri di potere, mafiosi appunto, che privilegiano alcune persone a discapito di altre, in barba a leggi e regolamenti, spesso resi talmente farraginosi da essere quasi impossibili da essere rispettati. Bastano dei movimenti spontanei di persone ben intenzionate che desiderano veramente un futuro migliore per i loro figli. Basta la volontà della gente anche nel rispetto del passato e dei morti che hanno garantito con il loro sangue la possibilità che oggi, chiunque, possa scrivere, dire, pensare quello che desidera, nel rispetto delle leggi e del buon senso.
La società civile non deve permettere al burino di parcheggiare il suo suv sul marciapeide davanti nu passo carraio. La società civile non deve permettere che un gruppo di scalmanati percorra le strade della città sfasciando bottiglie contro le vetrate dei negozi. La società civile non può permettere che ignoranti ed arroganti gestori di locali pubblici si permettano il lusso di disturbare un intero vicinato fino a notte inoltrata senza il minimo timore che qualcuno gli chieda conto e ragione del loro operato. La società civile deve promuovere i cambiamenti necessari ad una democrazia affinchè possa proliferare in una democrazia migliore.
La mafia del tessuto amministrativo delle città e dei paesi di questa nazione deve essere demolita e la responsabilità di questa pulizia riviene a tutti i cittadini onesti che vivono in questi luoghi. Se questo non avviene, se questo non avverrà, la colpa sarà solamente dei cittadini “onesti” ed allora i vari sindaci, segretari generali, capi di vari servizi e loro subalterni, ringrazieranno commossi.
Gianluca Testa