21/07/2010
Tags: alfredo galasso, berlusconi, ennio pintacuda, grillo, Italia, la rete, leoluca orlando, movimento 5 stelle, nando dalla chiesa
Nel mille novecento novanta due, grazie all’iniziativa di Padre Ennio Pintacuda, Leoluca Orlando, Alfredo Galasso, Nando Dalla Chiesa e pochi altri, veniva fondata “La Rete”.
In poco tempo, moltissime persone si sono aggregate al movimento che, a detta dei più, aveva tutti i numeri per affermarsi e per cavalcare, in maniera assolutamente lecita, l’onda della “disperazione” in cui era caduta l’Italia in quel momento. Mani pulite stava falciando i campi della corruzione e molti speravano che si trattasse della fine di un sistema che aveva indebitato tutti fino all’osso tutti gli Italiani, anche se aveva arricchito oltre misura alcuni.
Il movimento si è sciolto come neve al sole poco dopo, anche se riuscì in poco tempo a raggiungere percentuali molto importanti di consenso, oltre a collezionare alcune vincite politiche importanti. Molti simpatizzanti di allora, per me in maniera inspiegabile, all’ingresso di Berlusconi in politica, cambiarono immediatamente pensiero, iniziando a dare contro ai giudici del pool di mani pulite, osannando la purezza e l’idea di libertà del nascente partito politico, al tempo Forza Italia.
Oggi, sappiamo tutti com’è andata.
Nonostante l’evidenza dei motivi che hanno portato Berlusconi ed i suoi adepti ad entrare in politica, siamo arrivati all’ennesimo governo marcato “biscione”.
Sempre oggi, appare all’orizzonte un’ombra minacciosa, dalla quale il “biscione” dovrebbe cercare di proteggersi.
Il Movimento 5 stelle cresce. Non ha colore politico, come poteva avercelo la Rete, marcatamente di sinistra con punte decisamente radicali. E’ costituito da uomini normali, almeno quelli che ho conosciuto di sfuggita accaldati ed intenti a raccogliere firme per scongiurare la privatizzazione dell’acqua e di altre importanti azioni che vogliono semplicemente garantire i diritti di tutti. E’ costituito da uomini giovani che sanno usare internet, e che ne sanno amplificare la forza videoregistrando le riunioni pubbliche dei Consigli dei Comuni italiani distribuendone le immagini usando YouTube.
Sono decisamente molte le cose che si potrebbero raccontare di quello che sta accadendo in Italia oggi. Non su tutte sono d’accordo, come sono sicuro non lo siete voi. Ma è proprio questo il punto e la volontà comune di noi oscuri e sconosciuti blogger. Desideriamo, vogliamo con tutte le nostre forse essere parte di una pluralità disomogenea colma di idee diverse ed anche contrastanti, convinti che solo così potremo crescere e slegarci dal vischio in cui la “casta” ci ha trascinato in tutti questi anni.
Speranza immutata, allora come oggi, che non si tratti di un’altra bolla di sapone.
Gianluca Testa
29/06/2010
Tags: berlusconi, dell'utri, mafia, stragi
Oggi vedremo cosa succede con il nostro Senatore dell’Utri. Il Pubblico Ministero ha chiesto altri de anni di reclusione oltre i nove ai quali è già stato condannato in primo grado. Certo che se il disegno terroristico-politico-mafioso fosse provato, il capo della così detta “cricca” non potrebbe essere processato, dato che sarebbe leggittimamente impedito a rispondere allo Stato. Non male.
Tutto questo, considerando che a volte la realtà supera di gran lunga la fantasia, di sicuro sconcerta.
La tesi che si va, via via, delineando è che alcune menti “illuminate” avrebbero approfittato del “la” suonato dal Riina con le stragi di Capaci e Via d’Amelio a Palermo, sfruttando al volo la potenzalità emotiva da questi attentati generata nella coscienza comune, al fine di permettere ad una “forza nuova” di prendere il potere in Italia. Allora si sarebbe chiesto un ulteriore “aiutino” con gli altri due attentati che, pur di stampo mafioso non avevano nulla dello stile mafioso, progettando addirittura un terzo a Roma all’Olimpico che avrebbe potuto dilaniare almeno cento carabinieri. “Aiutino” questo per smuovere gli ultimi indecisi. In cambio cosa? Bhe è chiaro, un’attività più rilassata nei riguardi dei mafiosi incarcerati, ed un’attenzione mirata a non rafforzare alcune leggi sopattutto in materia di patrimoni sequestrati, oltre alla meravigliosa possibilità, tutta italiana, di condonare i miliardi frutto di sangue terrore, depositati all’estero.
Qualcosa, sembra, che non abbia funzionato come avrebbe dovuto. La mafia ha iniziato a parlare. Non ci si pente a caso e, almeno io credo, senza uno scopo ben preciso.
Quindi aspettiamo, così come aspetta il Senatore dell’Utri, il Presidente Berlusconi, e tanti altri al loro codazzo. Aspetta anche l’ex vice re della Sicilia, “vasa vasa”, amante dei cannoli oltre che delle effusioni pubbliche. Aspettiamo anche noi, che tutto faremo, ma non staremo zitti, mai.
Gianluca Testa
17/06/2010
Tags: berlusconi, Legge bavaglio, mafia, Saviano
Il TG1, il “menzognini news”, ha dimenticato, come quasi tutti gli altri telegiornali italiani della sera, di riportare la notizia che l’Osce ha deplorato quello che l’Italia si sta apprestando a votare, dichiarando vergognoso il solo tentativo di proporre qualcosa del genere. La notizia è stata ripresa e commentata da moltissimi quotidiani stranieri, uno fra tutti il Wall Street journal. Qui l’articolo
Agli italiani queste notizie devono essere occultate, naturalmente, visto che sarebbe molto dificoltoso e “time consuming” spiegare che cos’è l’Osce, la democrazia e soprattutto l’autarchia mediatica. Meglio tacere, tanto ci sono i mondiali, a chi vuoi che interessino quste questioni? E, poi, la gente lo sa che l’Italia è un Paese liber e ligio alle regole. L’ha potuto vedere anche in questi giorni, quando,ligi al più ferreo dei regolamenti, si dichiarano le dichiarazioni di Spatuzza, fuori tempo massimo. Ecchè cavolo, le regole sono regole, basta gurdare i calcio, no? Novanta minuti, al masimo qualche secondo di concessione, ma dopo basta, nessuna protezione, nesun piano di garanzia, è in ritardo. Tacere ed operare in modo strumentale leggi e regolamenti. Tacciare Saviano di essere un untore dell’immagine di Paese prospero qual’è l’Italia, dato che con i suoi libri che parlano di camorra, disturba la forografi degli scorci di mare di Sorrento, ripresi da una terazza sulla quale vengono servite delle fumore e profumate pizze con pomodoro e mozzarella.
Loro, le ersone come Saviano cercano solamente il successo ed i soldi.!
Ma basta! detronizziamo questi delatori infamanti ed al soldo di criminali di varia spezza. Basta indignarsi e basta. E’ venuto il momento di opporsi veramente, democraticamente, civilmente, ma con fermezza.
Io non ci sto, chi altri?
Gianluca Testa