Spazio Italia - Radio Timisoara

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Pensieri politici

18/04/2013

I soliti giochi.

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Continuo a chiedermi, quasi stupidamente, com’è possibile che alcune persone, non vedano, non percepiscano, la linearità di alcune possibili scelte.
Lavorando da tanti anni nel mondo imprenditoriale ed industriale, ho incontrato migliaia di persone, “responsabili” di unità o di dipartimenti deputati all’acquisto, alla vendita, a scegliere qualcuno o qualcosa al posto di qualcun altro o qualcosa d’altro. La mia atavica ingenuità, oramai perduta, mi portava a concludere che il motivo per cui quelle persone avevano preferito qualcosa invece di un’altra, commettendo un palese errore, portando, l’azienda che stavano rappresentando a registrare una palese perdita, sia essa economica che d’immagine, era il frutto, semplicemente, di una scelta sbagliata, di un errore.
Non mi veniva l’idea che l’errore, per così dire, fosse di fatto, solamente, il frutto di un calcolo preciso, dove la costante dell’equazione non era il profitto aziendale, bensì il profitto di colui che era pagato per decidere.
In poche e semplici parole, si trattava, praticamente quasi sempre, di un furto, di un raggiro, di una truffa.
C’è da dire che io vivo in Romania e che, secondo le mie esperienze, sia autoctoni che espatriati avevano e ahimè, hanno, il mal dell’intrallazzo.
Quello che sconcerta che molto spesso, i capi, i “responsabili” di questi malfattori, sembra non si accorgano di nulla, dato che i loro subalterni, continuano, indefessi, ad occupare i loro posti ed a perpetrare loschi affari, sempre, a discapito dell’azienda.
L’analisi di questo porta ad una sola conclusione, anche se si percorrrono due diversi ragionamenti.
Il primo ragionamento è che il “responsabile” capo sia un incompetente.
Il secondo ragionamento è che il “responsabile” capo sia colluso.
la sola conclusione è che, comunque la si mette, nessuno dei due dovrebbero occupare quei posti di lavoro. Mi permetto di precisare che tra queste righe, la moralità, l’etica, l’onestà, non sono altro che semplici sfumature, dato che la vera ragione risiede nel fatto che, a causa dell’operato infedele e criminale di alcuni dipendenti, l’azienda, le altre centinaia, migliaia di dipendenti, rischiano di rimanere a spasso, senza lavoro, senza un salario, anche se sono i più onesti e indefessi lavoratori del mondo.
Bene, detto questo, senza volermi dilungare su esempi concreti – ne avrei di eclatanti ed altrettanto inspiegabili, arrivando a coinvolgere, addirittura, la proprietà di grosse aziende – cosa mi vieta di traslare questo ragionamento su di uno Stato, uno a caso, l’Italia?
Con i soliti giochi, votati, appunto alla truffa, al raggiro, all’opportunità di pochissimi di mantenere i loro posti ed i loro privilegi sia per motivi economici che penali, milioni di persone stanno uccidendo la loro dignità di stenti e di suicidi. Persone quali i responsabili dei maggiori partiti italiani, stanno continuando il gioco delle tre carte con la vita dei loro concittadini.
Signori, si fa per dire, politici, avete la possibilità di rendere un enorme servizio all’Italia. Milioni di cittadini hanno, chiaramente, indicato la strada da seguire.
Riportate la politica sulla strada della comprensione e dell’armonizzazione della stessa con la vita reale del Paese. Il Movimento che è espressione del desiderio di questi milioni di italiani, voi nel vostro intimo lo sapete benissimo, vuole le cose giuste. Lo sapete perchè sono cose semplici, serie, oneste. Il problema, il vero problema, che questa volta è il nostro problema, è che voi non siete giusti, seri ed onesti. Siete capaci solamente dei soliti giochi semplicemente perchè non potete fare diversamente, siete collusi con il sitema che vi ha mantenuto fino ad oggi, cambiare, lavorare secondo le regole, significherebbe, automaticamente, la vostra fine.
Voi non siete tipi che decideranno mai di “suicidarsi”, per questo possiamo solamente sperare in questa potentissima nuova aria di libertà.
Gianluca Testa

Spazio Italia - Radio Timisoara

19/03/2013

Perche’ ci credo.

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Quello che e’ certo e’ che non e’ una fede, anzi.
Mi sono sempre ritrovato a chiedere a gran voce che vengano rispettate le regole.
Se questo sono sbagliate, ci si riunisce, le si discute e, se e’ il caso, le si cambia, ma fino ad allora le si rispetta.
Mi ricordo del mio ultimo intervento spontaneo all’assemblea degli associati di Unimpresa Romania, ora COnfindustria Romania. Avevo appena assistito alle manovre della piu’ bassa e bieca politica per poter eleggere degli ineleggibili quali rappresentanti degli affiliati.
Avevo denunciato il fatto ai “Probi Viri”. Le parole per me hanno ancora un profondo significato.
Probi Viri significa uomini onesti.
Il risultato era stato quello di essere minacciato di espulsione…Non ho resistito piu’ ha detto quello che dovevo dire e me ne sono andato io.

Ho sempre creduto nell’associazionismo, dove chi puo’ supporta, aiuta colui che non puo’, o non sa. Ero contento, avrei potuto rendere pubbliche mie esperienza e supportare gli altri ed imparare dagli altri, ma le logiche di “potere” hanno prevalso.
Mi sono arrabbiato, ho voluto cercare una soluzione per rendere il tutto trasparente, chiaro, ma il sistema è stato più forte.
Persone chiare, senza interessi economici, non sono credibili in un mondo di interessi.
Ho docuto lasciar perdere, anche se a malin cuore, dovevo comunque lavorare, portare a casa la pagnotta.

Poi Grillo.
Ogni volta che guardavo un suo spettacolo, mi incazzavo. “Cosa ridete deficienti, quello che dice è tragicamente vero!”
Adesso il MoVimento 5 Stelle. Il nome, a dirla tutta, non mi piaceva tanto, all’inizio.
Qui, a Timisoara, il comune si definisce a 5 stelle. Non commento, ma qui è tutto tranne che a cinque stelle.
Ma poi che importa, è un nome, e se un nome è privo di contenuti, come Timisoara che è tutto tranne che a cinque stelle, diventa solamente una macchia su di un foglio. E quel nome, da buona macchia, darà fastidio, non farà nascere nulla, anzi.
Poi Grillo, dicevo, le idee della democrazia vissuta, respirata e trasmessa tramite un veicolo potentissimo e velocissimo.
Le idee non hanno colore, giusto Beppe. O sono buone idee o sono cattive idee. E se sono buone, volano, si moltiplicano e si radicano nella mente e nel cuore.

Questo è accaduto a me. Ho un’idea radicata nel cuore.
Voglio pensare, sono convinto, che quello che sta accadendo nel nostro Paese sia una sorta di neo Rinascimento. Ancora una volta partito dall’Italia sta espandendosi a macchia d’olio in tutta Europa. Oggi sarà un processo più veloce di quello del XIV secolo, ovviamente, ma non sarà meno potente, anzi.
Non serve essere in prima persona, basta esserci, scrivere, parlare alla gente, ai giovani così come alle persone mature, ma continuare a parlarne in maniera semplice, comprensibile. La forza è tutta nel fatto che alle parole seguono i fatti, sempre.
Quindi essere parte di questo neo Rinascimento è e sarà il compenso per aver sostenuto e vissuto in maniera coerente, dando valore alla parola data, riconoscendo le proprie responsabilità, preferendo il rapporto umano all’EBITA a tutti i costi.

Ci credo per me, per la mia famiglia e per coloro che verranno. Dev’essere possibile creare un mondo migliore. Noi lo stiamo facendo.

Gianluca Testa

Pensieri politici

18/03/2013

Non è facile, ma neanche impossibile.

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Beppe Grillo

Sono abituato a fronteggiare situazioni complesse, spesso complicate, è il mio lavoro.
Moltissime volte mi sono trovato a dover scegliere tra due o più questioni, che, apparentemente, erano tentanti.
L’unica cosa che sono riuscito a mantenere, è il principio per cui stavo agendo. L’unica vera, continua e profonda liea da seguire, è stato il rispetto del mio mandato, che non è mai stato politico, delle regole da esso e con esso accettate, nella completa e totale trasparenza.

Ho creduto e credo nei miei scopi, se non ci credessi, non potrei, assolutamente, caricarmi di responsabilità immani. Non è impossibile, e solamente difficile.

Voi, nuovi Cittadini del nostro Parlamento e del nostro Senato, non state vivendo una gitarella fuori porta, sono sicurissimo che lo sapete, ma se lo avete capito, avete anche accettato di condividere le motivazioni che sono alla base di tutto il MoVimento 5 Stelle.
Non si fanno compromessi con la vecchia politica, non si fanno compromessi con chi ci ha completamente rovinato. Semplice.

Avrebbero votato Schifani, bene. l’ennesima dimostrazione che il sistema è marcio, avreste conquistato ancora più credito. “Che bravi, nessun inciucio, nessuna manovra nascosta”

Benchè abbia compreso molto bene le ragioni di chi ha deciso di votare e non di astenersi, sono disorientato difronte alla vostra puntuale e perentoria accettazione del Codice di Comportamento. La Ragione del vostro essere a Roma, è più importante di una non semplice spiegazione da dare ai vostri elettori, sopratutto agli italiani in Sicilia.

Non entro nel merito del dott. Grasso, che, sono convinto, abbia accettato un grosso compromesso proprio con Berlusconi, quando ha “approfittato” di una legge che estrometteva il dottor Caselli dalla possibilità di accedere alla Procura Generale Antimafia quale Responsabile. Ma credo che, per come siano e sono strutturati i nostri partiti politici, nulla avviene per caso e queste scelte hanno, in fondo in fondo, delle ragioni per cui, chi non ha mantenuto fede al proprio mandato, si pentirà per quanto ha votato.

Rimane l’aspetto chiaro e sempolice del che fare. Chiedere a forza le dimissioni o lasciare che ci sia un’altra occcasione?

Personalmente credo che la lezione sia servita. Ma la posta in gioco è troppo alta per accettare il rischio che si ripeta. Bisogna intervenire duramente.

Gianluca Testa