Patrimonio di tutti governato da pochi
Circa dieci anni fa, sono riuscito a ristrutturare uno dei più bei palazzi di Timisoara, il palazzo Bruck che si affaccia su piazza Unirii, superando una montagna di difficolta’. Prima di tutto la pratica delle ‘attenzioni’ da me sempre disattesa, mi ha portato a dovermi imporre quasi con la forza per poter ottenere l’autorizzazione alla ristrutturazione. Questo palazzo e’ annoverato tra i monumenti storici della città e, inoltre, si trova in una zona dichiarata storica. In ogni caso la delibera che regolamenta le norme che si devono applicare per la ristrutturazione di palazzi storici o di palazzi che si trovano in un’area dichiarata di interesse storico, sono molto chiare e giustamente rigide.
Al tempo ho collaborato bene con l’allora responsabile Signora Doina Antoniuc, della quale ho apprezzato il rigore con il quale ha affrontato ogni singolo aspetto della ristrutturazione del mio palazzo.
Dopo aver finito la ristrutturazione sono iniziati alcuni piccoli problemi per i quali non ho ancora trovato una degna soluzione. Uno tra tutti l’obbrobrio a led delle insegne luminose della farmacia, allora di proprietà’ del Signor Salomon Bruck, che disturba e offende in maniera incredibile non solo la bellezza della piazza che ospita il Palazzo.
Camminando per il meraviglioso centro storico di Timisoara, non e’ difficile incappare in abusi che sono stati perpetrati ai danni di immobili storici di rara bellezza, un esempio tra tutti il cosiddetto palazzo ‘PNL’ all’incrocio tra la strada Gheorghe Lazar e la Strada Vasile Alecsandri e che, anche’esso si affaccia su piazza Unirii. Diversi anni fa, durante una ristrutturazione approssimativa, alcuni operai hanno preso a martellate le maioliche ornamentali che sovrastavano due delle sei arcate che si affacciano si Strada Lazar, eliminandole per sempre alla vista dei posteri.
Timisoara ha conquistato il titolo di Capitale Europea della Cultura per l’anno 2021, e tutti si lodano e fregiano di questo ambito titolo, ma a quanto pare, chi e’ deposto a sorvegliare che l’immenso patrimonio storico artistico di questa città’ sia mantenuto e gestito nel migliore dei modi, dorme. O se non dorme, guarda sicuramente da un’altra parte, non sta a me giudicare il perché’. Il motivo di questa mia affermazione la potete ammirare in piazza Libertati proprio in questi giorni.
In questa piazza, esiste un palazzo che non e’ inserito tra i monumenti storici, ma e’ sito in un’area di interesse storico, che e’ giaciuto per anni nell’abbandono totale. Prima sede di una banca assassinata dai morsi degli squali del sistema e poi lasciato in un silenzioso abbandono. Una caratteristica di questo palazzo erano delle splendide inferriate a protezione delle ampie finestre che guardano piazza Libertati. Oggi, passando per la piazza, dopo un piacevole incontro all’Opera di Timisoara per le ultime battute relative all’organizzazione della messa in scena di un’opera importante che sara’ uno degli eventi topici per l’apertura dell’anno della Capitale Culturale Timisoara 2021, ho visto che il palazzo dalle splendide inferriate sta per essere, per cosi’ dire, riabilitato ma destinato a diventare un altro a quanto pare, l’ennesimo ristorante. E qui interviene il mio grido di allarme, le inferriate sono sparite, le finestre sono diventate delle aperture giganti pronte a ricevere festanti e affamati avventori, covid-19 permettendo, l’intonaco interno e’ stato strappato demolendo anche la part superficiale dei mattoni originali della struttura del palazzo. Un grido di allarme per cercare di capire cosa sta accadendo e come si potranno conciliare le splendide inferriate, sempre che non siano già state pesate e alienate in chissà’ quale deposito abusivo, con le nuove aperture teste’ generate.
E su tutto questo una riflessione.
Alla direzione dei monumenti di Timisoara il solerte direttore, il dottor Sorin Predescu, cosi’ veloce a multare tutti o quasi, sicuramente l’associazione Timisoara Capitale Europea 2021 per ogni pie’ sospinto, e criticare i nuovi marciapiedi di Timisoara che probabilmente non saranno bellissimi, attaccando il Sindaco, macontrariamente a molti ‘lavori’ accettati dal solerte direttore almeno questi non distruggono nulla e, in piu’ sono sicuramente reversibili, come mai non e’ saltato sulla sua prestigiosa poltrona per redimere e spuntare le matite dei solerti architetti modernisti? Visto che e’ cosi’ attento a notare tutti i cambiamenti e tutte, addirittura, le intenzioni di modifica ai preziosi monumenti che e’ deputato e pagato dai cittadini per proteggere, e’ possibile che non si sia chiesto dove siano le inferriate di cui sopra?
Ma se questo grido di allarme e’ infondato, se il Dott. Predescu ha già preso provvedimenti ed e’ stato raggiunto da solerti, complete ed esaustive rassicurazioni che hanno come risposta finale che, si’ signori, le inferriate del prestigioso palazzo di piazza Libertatii sono al sicuro da riciclatori di ferro vecchio e da qualsiasi altro vessatore e che, ritorneranno a ornare il palazzo di piazza Libertatii quanto prima e sicuramente prima che saranno finiti i lavori di ristrutturazione del piano terreno.
Sbaglio dott Predescu?
Gianluca Testa