Siamo soli?
Ho registrato e discusso le idee che tutte le persone dotate di buon senso e morale integra, non possono non considerare pertinenti e valide.
Ho e continuo a ritenere valido il principio di democrazia che tutti diciamo di desiderare.
NOn potrei sopportare l’idea, anche solo quella, di rinunciare alla mia libera espressione di pensiero.
Non potrei assolutamente rinunciare alla mia liberta’.
Queste sono alcune delle ragioni che mi portano ad esporre la mia persona ed a dichiarare, senza timore alcuno, quello che penso.
Questo non vuol dire che io abbia ragione assoluta, ma solamente che credo in quello in cui penso e dico, che non ho altri reconditi morivi se non quelli di voler vivere in un Paese piu’ pulito, dove chi ruba va in prigione, chi truffa va in prigione, chi corrompe va in prigione, chi si fa corrompere va in prigione due volte, chi e’ stato votato e non fa quello che ha promesso sia escluso per sempre dalla vita politica, dove chi ha mentito, scialacquato, dilapidato, svenduto, offeso e calpestato i beni dello Stato paghi con il suo personale patrimonio il maltolto e se non basta, esegua lavori socialmente utili.
UN Paese dove un condannato, chiunque esso sia, non possa sequestrare una nazione intera al fine di ottenere privilegi che non puo’ e non deve avere. Voglio un Paese normale, dove la gente che denuncia i criminali non debba vivere blindato per paura di essere assassinato. Voglio un Paese dove se sbaglio so che pagho il mio errore, sempre.
Non voglio saltare la fila perche’ conosco qualcuno, non voglio favoritismi da nessuno, ma se non posso perche’ sto male, ho un problema di salute o non posso assolutamente far fronte a qualcosa, so che lo Stato in cui vivo, non mi lascera’ solo a marcire nei miei problemi.
Voglio sentirmi orgoglioso di vivere in questo Paese, voglio essere additato, visto che vivo all’estero, non perche’ i bunga bunga o la mafia, o la corruzione, o chissa’ quale altra schifezza, ma perche’ il mio Stato, noi tutti cittadini italiani, abbiamo cura dei nostri connazionali, non permettiamo abusi, puniamo i criminali, chiunque essi siano e premiamo chi merita e ci inorgogliosisce con il proprio lavoro, in tutto il mondo.
Noi, mio fratello ed io, siamo andati a vivere all’estero. Tutti e due abbiamo raggiunto posizioni di prestigio, tutti e due, quando torniamo in Italia, vogliamo restare quanto meno possibile.
Non voglio piu’ sentirmi a disagio a casa mia, non voglio piu’ parlare in Inglese quando sono all’estero per non far sentire che sono italiano.
Voglio reagire, voglio e so che non sono solo, so che siamo in tanti e che ci stiamo muovendo verso la scelta giusta. NOn sara’ facile. La delazione, gli inganni e le porcherie che hanno permesso a ladri e malfattori ontlre che criminali, di governare il nostro Pease, sono sempre in agguato. Noi dalla nostra parte abbiamo l’onesta’, la verita’ ed un’etica ed una morale assolutamente normale.
Io ci sono, noi ci siamo, non siamo soli.
Gianluca Testa
Bravo Gianluca
Hai ragione, condivido appieno le tue parole ed il tuo stato d’animo.
Comment by Riccardo — 30/11/2013 @ 3:35 AMOgni volta che viaggio e che sono all’estero mi vergogno sempre più di far capire da dove provengo anche se io non ho fatto nulla di male al contrario di quella gentaglia statalista e burocrate che siede a Roma ed ovunque, purtroppo.
Cerco sempre di confondere il mio accento e temo ch rivelare la mia nazionalità possa pregiudicare l’andamento di una negoziazione o possa portare a pregiudizi sulla mia persona.
R.
Riccardo, bene, adesso è venuto il momento di darci dafare per iniziare, una volta ancora, ad essere “proud” di essere Italiani e di parlare in Italiano ad alta voce, dovunque.
Comment by gianluca — 08/12/2013 @ 2:03 PM