Spazio Italia - Radio Timisoara

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10/08/2011

Patetici.

E pericolosi i nostri “politici”. Siamo al completo sbando. Nemmeno il commissioramento europeo. Stiamo semplicemente tergiversando prendendo per i fondelli tutti quanti. Intanto la gente comune non ha più gli stipendi. La gente non ha più fiducia nel loro futuro. Simao vermaente allo sbando. Londra è in mano ai ragazzini protetti da un incomprensibile degrado dei costumi, frutto, molto probabilmente, dal nostro stesso sistema. Sociologhi e psicologi si accalcano per dare delle spiegazioni, o quanto meno per cercare di colorare ed unire i punti del puzzle. Tutto inutile, tutto superfluo. Ci sono sacche importanti di persone indigenti, o vicine al limite dell’indigenza che muove le auto giustificazioni di quasi tutti. Ed allora spesa proletaria, esproprio proletario, in una parola, furto. La situazione, comunque la si vuol vedere, è molto più grave di quello che sembra. Lo scollamento della politica dalla realtà è palese e profondo oltre a sembrare essere incapace di riconciliarsi in un futuro più o meno remoto.
Sono convinto che è il modello ad essere sbagliato, ad essere completamente inadeguato, datato. La nostra necessità di vivere politicamente il vissuto quotidiano è diventata imperante. I movimenti politici e le liste civiche, etichettate inutili dai più, sembrano essere in realtà un acerbo, ma promettente, modello di futuro politico del nostro mondo. La parola d’ordine rimane impegno, coinvolgimento, partecipazione. Non rimaniamo più indifferenti ed incuranti delle scelte di coloro che si sono erti comandanti e rappresentanti del nostro presente e fornitori del nostro futuro. Esigiamo un rendiconto responsabile di ognuno di questi uomini, epurando gli inetti ed ancora di più i truffatori.
Non ipotechiamo in bianco il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti, rendiamoci responsabili delle nostre scelte

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