Spazio Italia - Radio Timisoara

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23/09/2010

Nuovo medio evo.

Casa del Popolo - Bucarest

Casa del Popolo - Bucarest

Non c’è che dire, il Partito Social Democratico rumeno è veramente democratico. Per votare la nuova legge sulle pensioni, tappa obbligata per poter ottenere una nuova emissione di euro dal Fondo Monetario Internazionale, ha negoziato per tutti i suoi parlamentari una somma che supera i cento miliardi di Ron da dividere secondo una copia adattata alle necessità locali del nostro ben famoso manuale Cencelli. Sembra che, alla vigilia del voto, probabilmente non essendosi accordati completamente, i parlamentari del PSD si siano assentati in massa, creando una situazione di tragica empasse. A prescindere dai dettagli che, onestamente, poco interessano, rimane il fatto in quanto tale. Personalmente non sono rimasto molto stupito venendo a conoscenza della “transazione”, qui, come nel resto del mondo, tutto è in vendita, tutto si può comperare. Poco importa se, alle spalle di queste “transazioni” ci sono milioni di uomini che arrancano fino alla fine del mese, cercando di districarsi tra i dedali sempre più complicati di leggi e regolamenti che sembrano essere stati pensati, solamente per portare tutti noi ad implorare un qualunque nostro dipendente, leggi funzionario dello Stato, ad accettare una “piccola attenzione” per poter velocizzare la nostra pratica, per risolvere il nostro problema. Se non fosse così e così sono convintissimo sia, non si può assolutamente spiegare perchè altri milioni di persone nel mondo del privato, lottino giorno dopo giorno per rendere i loro processi produttivi più lineari, più semplici, in una parola meno costosi e più efficienti.
Tornando al nostro Parlamento, per il quale da ora in avanti userò una “p” minuscola, non vedo nessuna soluzione. Questi uomini oltre alla demagogia ed alla indifferenza totale nei confronti dei loro elettori, non posseggono altro che l’ingordigia aumentata dalla bramosia di arricchirsi nel più breve tempo possibile, dato che il prossimo mandato è sempre un terno all’otto.
Siamo ai confini del baratro? L’impero Romano, anch’esso era stracolmo di regole, leggi e regolamenti, anch’esso era colmo di burocrati corrotti ed avidi di potere e nonostante i richiami di illustri senatori, Cicerone tra tutti, non ha saputo impedire la sua fine. Rileggendo la storia, non vorrei mai ritrovarmi all’alba di un nuovo medio evo, ma se la storia si ripete davvero…
Gianluca Testa

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