Non chiedetemi del primo milione…

John Rockefeller
La cosa che personalmente mi sconvolge, si credo che sia il termine corretto, è che, nonostante tutto, ci siano ancora persone che, sinceramente, credono che si tratti solemante di una montatura mediatica fomentata da un’ala deviata della magistratura politicizzata. Questa cosa la ritengo incrdibilmente incomprensibile.
Non ricordo chi disse, credo Rockefeller, “non chiedetemi come ho fatto il mio primo milione di dollari, mentre per i miliardi successivi ho tutte le giustificazioni legali del mondo…”, ma disse una sacrosanta verità. Generare imperi da svariati miliardi di euro o dollari che siano, senza aver un qualche principio “miracoloso” non solo è difficile, ma a dir poco impossibile.
Oggi siamo al “busillis”. I periodi coincidono, l’aiuto dell’oggi senatore, allora amico dei mafiosi (secondo la nuova sentenza) per la fondazione del partito politico che sta conducendo l’Italia da quindici anni, determinante. Molte domande, tante risposte mancate e taciute.
In un qualsiasi altro Paese democratico e libero un centesimo di questi sospetti sarebbe bastato a distruggere politicamente prima e penalmente poi, tutti i partecipanti alla cricca. In Italia no. Non ancora per lo meno. Che cos’altro deve accadere perchè ci si svegli da questo torpore colmo di menzogne e di silenzi programmati con certosina abilità tra un Grande Fratello ed una partita di calcio?
Gianluca Testa