Spazio Italia - Radio Timisoara

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02/03/2014

La guerra alle porte?

Non c’è da stare sereni nemmeno un minuto. Alle porte di casa, sicuramente di casa mia, visto che abito in Romania, l’armata Russa è printa a “difendere” i “diritti” della partia. Da un nazionalista come Putin, non c’è da stupirsi, che una rivolta contro il volere del potere centrale, cioè del suo volere, generi una reazione violenta.
Non ha mai denigrato l’uso di qualsiasi mezzo per mettere a tacere is uoi avversari, in barba a leggi e regolamenti e, sopra ad ogni cosa, all’umanità ed al buon senso.
Se ha potuto demolire e ridurre in schiavitù persone quali Mikhail Khodorkovsky per evitare e schiacciare nell’oblio le mire politiche di un temibile concorrente, che problemi ha a mandare i carri armati in una nazione che ritiene di sua proprietà?
Certo La Russia ha finanziato per miliradi di dollari quella nazione. Certo i potentati ucraini si sono ubriacati di potere e dei soldi che esso gli ha permesso di rubare. Vero è anche che una parte importante della popolazione ha votato contro l’adesione dell’Ucraina all’Europa, ma è anche vero che un’altra grande parte della popolazione, la maggioranza vuole l’adesione all’Europa.
Lasciando da parte quello che gli Ucraini non sanno dell’Europa e del sistema mafioso e banditesco che la governa. Lasciando da parte che anche in europa i Putin che qui si chiamano affiliati al Bildemberg, giocano ruali ancora più invasivi e pericolosi di quelli giocati da Putin, lasciando perdere tutto questo e tantissimo altro, il punto pregnante è che in Ucraina, la democrazia non esiste.
Il potere di Mosca, non ha ancora imparato, al pari del Bildemberg ed affiliati, a governare con il terrore dell’economia, quindi, se i conti tornano, la guerra è alle porte.
Per definizione il muscoloso non usa il cervello. E se poi ha a disposizione un esercito, bhé il risultato è chiaro per quanto terrorizzante sia.
Cosa rimane da fare? Noi ben poco purtoppo. Qui non si tratta ne di attivarsi in manifestazioni ne di scrivere petizioni. Certo, il ruolo della pressione internazionale è importante, ma la storia insegna, che questo tipo di persone, Putin ed affini, di qualunque nazionalità siano, sono intrisi di un’arroganza tale che gli permette di vedere ed ascoltare solamente loro stessi.
Staremo a vedere, ma con grande preoccupazione.
Gianluca Testa

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