Garana 2010
Non voglio parlare di politica, di problemi sociali e di crisi. La storia delle ultime ventiquattro ore dimostra che c’è un mondo che vive e si alimenta di ben altre questioni, diverse da quelle quotidiane, sicuramente diverse. Giudicare se siano migliori o peggiori non spetta a me. Io credo che siano un importante punto di partenza per poter discutere e costruire qualcosa che abbia tangenza con la realtà che molte persone vorrebbero vivere. Certo, direte voi, ci sono i problemi di tutti i giorni, i diritti di coloro che “non contano” e di coloro che “non esistono” neppure. Si la politica è la forza della mediazione che dovrebbe accorpare gli interessi della comunità, ma è diventata un mostro che fagocita tutto per alimentare pochi “eletti”.
In questo scenario ci sono persone che si accomunano in iniziative atte a liberare, anche se per poco tempo, sentimenti diversi. Sentimenti capaci di generare emozioni, che anche se per pochi secondi, riescono a farti uscire dal consueto e, se poi hai intenzione di approfondire leggermente il pensiero, capisci il perchè del sorriso di profonda soddisfazione sullo sguardo sornione di Andy.
Chi è Andy non è così importante per il grande publico, ammesso che ce ne sia uno,. Basti sapere che Andy, Delia e pochi altri nutrono il loro giornaliero vivere di alcni piaceri che , tra i quali, annoverano anche quello di procurare piacere agli altri. Parliamo di un piacere eletto. Una miscela di fisico e di metafisico, dove tra deliziosi e pregiati vini, scorrono note selezionate, siano di alto Jazz o di heavy metal, che évocano la cultura del capire partendo da semplici motivi.
Sono persone, Andy e Delia che, se non esistessero, bisognerebbe inventarle.
Bene, grazie a loro, altri, quali Vali, Lucian, Eugen hanno alimentato una suggestiva quanto ricchissima sessione di cultura, chiamando a raduno cinque tra i più quotati scultori contemporanei rumeni ed internazionali. Quello che ne è nato, oltra alla passione ed al piacere di vedere nascere opere d’arte dalla fredda pietra granitica, sotto catini d’acqua piovana incurante del mese in cui ci si trova, è uno spettacolo degno delle più importanti manifestazioni e dei più raffinati cataloghi.
Per me una parentesi dove, tra penne al pomodoro ed un ottimo gulash, ho potuto rigenerare, anche se solo di un po’, quell’entusiasmo che a causa di eventi e disavventure locali, sto via via, sempre più velocemente perdendo.
Quindi alzo il calice del miglior vino che custodiscono nell’enoteca “de Savoya” per brindare all’intelletto ed alla magnaminità di Andy e di Delia.
Gianluca Testa