Fiducia
Mi si consenta malignare. Qualcuno diceva che, anche se non è bello, a pensare male non si sbaglia mai. Ma se le le violenze di Roma fossero state, diciamo, una sorta di copione ordinato da una regia “superiore”, tanto per rendere la realtà più consona alle invenzioni come quelle di Scajola che non sapeva che gli avessero regalato qualche centiania di migliaia di euro del suo appartamento o le opere di bene di B. il quale, impietosito dalla triste condizione di nuova indigenza di alcuni italiani, regala/presta mezzo milione di euro, allora mi spiegherei molte più cose. Qualcuno potrebbe anche accusarmi di esagerazione, il che, lo ammetto qualche volta è pure vero, ma se si comprano i voti per ottenere l’ennesima fiducia, si comprano gli appalti dalla Protezione Civile, se si compra tutto, perchè non si potrebbe comperare anche un po’ di sana violenza? Con un po’ di sangue il gusto di denigrazione ci guadagna, tanto per parafrasare uno spot pubblicitario di qualche anno fa.
Vero o non vero, rimane il fatto che questa violenza non appartiene al popolo che sta alzando la testa. Noi siamo il popolo di internet, quelli che alle liti preferiscono il confronto dialettico e politico. Noi aborriamo le violenze siano esse verbali che fisiche. Noi aborriamo le offese all’etica, alla morale ed alla Costituzione.
Noi votiamo la fiducia alla gente che si muove nuovamente sulle strade e che vigilerà coscientemente che nulla di violento accada.
Noi questa fiducia votiamo ed avalliamo, nessun altro tipo di fiducia, fuguriamoci quella richiesta da degli inquisiti.
Gianluca Testa
p.s. Nota per i radicali. Il cappuccino per il prossimo sciopero della fame lo offro io.