Spazio Italia - Radio Timisoara

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09/06/2009

Nubi sull’Europa

eurir_sat_200906082000Non sono mai stato un uomo di sinistra, anzi. Ho spesso coltivato idee di uguaglianza ma sempre basate sulla capacità e sulla volontà di svolgere buone performance, indifferentemente dal settore di attività. In base a questo principio, aborrendo l’uguaglianza per statuto, ho sempre difeso chi lavorando ed impegnandosi con forza e coraggio, riusciva ad emergere dalla massa. In molte occasioni, dato le posizioni che ho occupato e che, in parte, occupo anche oggi, ho sempre cercato di promuovere chi si dava da fare e chi dimostrava interesse in quello che faceva. Mentre, di contro, ho cercato di allontanare coloro i quali cercavano solo i  propi interessi nelle attività per le quali si erano assunti ben diversi obblighi e responsabilità.

L’Europa, oggi, alla luce dei dati emersi, che non dovrebbero far riflettere me, bensì il Sitema, tutto il Sistema, è piena di quelle persone che io, comune mortale, tentando di far quadrare i conti delle mie attività, licenzierei in tronco.

E  poi, se vogliamo aprire una discussione infinita, e per questo inutile, che fine ha fatto la sinistra. Dov’è l’opposizione? Dov’è la politica, anzi, scusate, la Politica con la “P” maiuscola? Sentiamo dibattiti sull’età delle accompagnatrici del Presidente del Consiglio italiano, fiumi di parole sul “dagli all’untore”, nemmeno una sillaba su una proposta alternativa, che sia non solo politicamente valida, ma realmente opponibile al nulla modificato in tutto dal potere mediatico, guarda caso, quasi tutto, al soldo del Capitano.

Siamo allo sbando. Amaro, triste e sempre più pericoloso. Socialmente pericoloso. Cosa possiamo sperare per il prossimo futuro? Quando da oltre tre anni parlavo dell’assurdo in cui ci si trovava, forse venivo preso per un inguaribile pessimista. Spero solo questo. Adesso dire “l’avevo detto” non suona bene, anche perchè mi metterei sulla stessa riga di chi batte ripetutamente, da mesi, sul colore degli occhi delle “veline”.

Quello che sembra stia accadendo, anche in Romania come in Italia, è che tutti stiano aspettando che qualcuno faccia qualcosa… ma chi è questo qualcuno? In Romania le presidenziali del prossimo autunno prolungheranno, vuoi o non vuoi, l’assurda e controproducente campagna elettorale in atto. Per il momento “tutti” hanno vinto.  La verità è che qualcuno ha piazzato mogli e figlie nel Parlamento Europeo, e la gente guarda alle proprie tasche e conta gli spiccioli rimasti per la spesa dell’ultima settimana, mentre le aziende stanno continuando a ridimensionare le prorprie fila. Lo Stato, oltre a proclami e comizi, non sembra generare nessuna situazione che sinceramente possa promuovere una qualche sorta di fiducia, anzi.

Non desidero proseguire, l’analisi porta a dei risultati non proprio edificanti, e per una volta desidero non pronunciarli, che ne so, scaramanticamente allontano il risultato  della mia equazione.

Gianluca Testa

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