Spazio Italia - Radio Timisoara

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16/07/2012

Crisi che viene, crisi che va.

Si stanno spendendo fiumi di parole al riguardo della crisi economica che ci sta colpendo. Giornali, politici, opinione pubblica non parlano d’altro.
Ma dove siamo e soprattutto, dove stiamo andando?
Un’analisi moto attenta di Aldo Giannulli, ci mette sull’attenti, spiegandoci uno scenario alquanto agghiacciante.
Il giocatore che ha, in maniera anche poco velata, giocato un ruolo importantissimo nell’economia mondiale è, senza dubbio la Cina.
Il suo interessamento nelle piazze mondiali ed i suoi investimenti di oltre seicento miliardi di dollari, hanno , diciamo così, rallentato la caduta mondiale, alimentando il mercato interno che ha continuato a produrre, anche se rallentando visibilmente la crescita del prodotto interno lordo.
Ma adesso sta rallentanto ancora di più.
Molti settori sono quasi fermi.
Non c’è domanda e senza domanda, produrre di continuo è un suicidio sicuro.
La sensazione di impotenza, per noi comuni mortali, è ancora più accentuata, quando scopriamo che tutti i miliardi che sono stati dati alle banche (ma perchè non assegnarli alle famiglie con l’obbligo di pagare i mutui e/o depositarli in banca?) per aiutare il credito e lo sviluppo, in realtà sono spesi dalla banche in mere operazioni di speculazione. Infondo, acquistando i titoli di stato, le banche, “aiutano” il sistema. Si, insomma, aiutano alla migliore lettura di quei powerpoint che tanto piacciono ai managers dei nostri Governi.
Tutto, ma proprio tutto aiutano, tranne che l’economia reale, la gente.
Ma se la gente non crede nel futuro, se la gente ha paura di quello che potrebbe accadere o che accadrà, bhè allora, chi compra che cosa?
Ed i Governi dei nostri Paesi che cosa fanno?
In Italia sono preoccupatissimi a salvare capri e cavoli (i loro), ma soprattutto il famoso “spread”.
In Romania litigano e cercano di convincere qualcuno che sono ligi alle regole.
I partiti, d’altro canto, non seguono che una semplice, contiua linea di condotta. Mantenere il potere acquisito per chi l’ha già, trovare una strada per accaparrarselo per chi non ce l’ha o l’ha appena perso.
Intanto il latte sul fuoco s’è bruciato e l’altro in frigorifero sta finendo. Prima era semplice comprarlo, ma adesso?
Non c’è niente da fare, il modello sbagliato va cambiato e subito.
Chi non lavora non solo non fa l’amore ma non può nemmeno mangiare, sempre che sia nelle condizioni di lavorare, ovviamente. Basta caste, basta privilegi inconcepibili, basta auto blu, basta esenzioni, sussidi, pensioni d’oro e chi più ne ha più ne metta.
In questo momento, in Italia, sono tutti (si fa per dire) contro Grillo ed il Movimento 5 Stelle. Ovvio, non è negli schemi, non ha scheletri negli armadi. Professa una logica semplice, facile da comprendere per chiunque, parla alla gente perchè e composto da gente. Ci sarebbe da auspicarsi un Movimento 5 Stelle in ogni nazione del mondo.
Ma se la Cina si ferma veramente del tutto…che cosa succederà?
Non sarà già troppo tardi? Speriamo nel nostro rinomato e risolutore colpo di reni finale, sempre concesso che basti.
Gianluca Testa

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