Contro B.
Cerchiamo di essere seri, almeno una volta.
Qualcuno diceva che per distogliere l’attenzione da un problema occorreva creare un’emergenza.
Oggi non c’è nulla di più vero. A parte il fatto che di emergenze ne abbiamo quante ne vogliamo, basta scegliere il tipo e poi selezionarne qualcuna che, anche a caso. Rimane il fatto che questa tecnica funziona ma non risolve i problemi. Distoglie solamente l’attenzione.
Anni fa avevo un collega il quale per insegnare ai neo ingegneri a focalizzarsi su di un problema importante, faceva l’esempio di come si comportano le galline in presenza del becchime lanciato dalla contadina nell’aia. Quanto questa lo lancia a destra tutte le galline corrono starnazzando a destra, quando lo lancia a sinistra queste corrono verso sinistra. Noi ci comportiamo allo stesso modo.
Oggi tutti contro B.
Ma siamo seri, il nostro problema non è B., il nostro problema siamo noi, si, noi tutti che abbiamo permesso ad uno come B. e come tutte le migliaia se non centinaia di migliaia di suoi adepti (forse milioni ahimè) che direttamente ed indirettamente ne stanno approfittando. Il B. non ha svolto altro quello che gli è stato permesso. I responsabili sono quelli che adesso si fanno grandi e forti, convinti che la base non ne può più, e che hanno creato negli anni del loro “governo” le condizioni politiche affinchè tale scempio divenisse possibile. A chi dovremo cedere lo scettro adesso? A chi ha costruito tutto questo perverso meccanismo approfittandone a man basse, anche se con un po’ più di “contegno”?
Direi che sarebbe un ennesimo, ultimo gravissimo errore, anche se sono convinto, che l’ottusità del popolo, riconoscera quali “salvatori” questi che altro non sono che un’altra forma di banditi.
Ed allora? Azzeriamo la casta, tutta e riproponiamo cittadini in base alle loro capacità professionali, etiche e morali. Esempi ce ne sono e nemmeno pochi.
Approfittiamo di questo momento storico per rifondare la civiltà del nostro Paese.
Gianluca Testa